Mirko.ceraxx |
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| Aster distese le gambe sul letto e incrociò i piedi. Arrabbiarmi ? Perchè dovrei arrabbiarmi ? No non ho nessu ricordo di rabbia.... tranne quello per i vampiri... ma è un altra storia e se un giorno la vorrai sapere te la racconterò Mi chiamo Aster Magnus Potens , cognome preso da mio padre che portiamo da più di 500 anni, che indica l' indole alla conquista, e al governo e al potere di tutta la mia famiglia. Sono cresciuto con entrambi i genitori ma con loro sono stato davvero poco. La scuola lo frequentata solo per un anno sicuramente anche meno, i maestri lican mi hanno considerato un " prodigio di millenni di milioni di milioni di anni " per l' inteligenza che in effetti, modestie a parte, è sempre stata superiore alla loro e ai lican incontrati fino ad ora, per questo ero sempre molto libero e potevo fare ciò che volevo , cioè accingermi nelle attività fisiche e all' incrementazione del mio potere e delle mie capacità . A nove anni nessun ragazzo era mai riuscito a battermi, e sconfitto il capo del consiglio degli anziani cioè mio padre, presi la mia strada e lasciai casa. Girovagai in lungo e in largo fino a trovare una banda di scalmanati ragazzi lican della mia età . Con loro prosegui i miei restanti 9 anni di vita, 9 anni passati a capeggiare quel gruppo di folli. Alla fine abbandonai anche loro poichè avevo trovato il mio obbiettivo , e mi serviva più potere. Affrontai vampiri e lican per un intero anno per aumentare il mio potere fino a quando non mi scontrai con un signore dei vampiri cui strappai il cuore nel vero senso della parola e appesi ad una forca. I vampiri adesso non mi danno più la caccia intimoriti da me , per avere sconfitto uno dei loro signori. In compenso mi sono preso il loro castello che abbandonarono dopo la morte del vampiro. Inizialmente rasi al suolo quel castello e ogni traccia di vampiro ; poi lo resi totalmente mio. Passai altri 3 anni fra combattere i vampiri che volevano vendicarsi della morte del padrone , e stare in quel castello ...fino a quando non sentii il tuo ululato.
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